Perché Disney-Fox è un grande affare

20 dicembre 2017 Blog

Take a breath: con questa acquisizione, Disney diventa il primo gruppo cinematografico e fra i primi gruppi televisivi d’America, Disney si espande enormemente anche livello internazionale – nella TV “tradizionale” e negli asset produttivi; acquisisce inoltre un ruolo strategico anche nello scenario dei servizi video in streaming, oltreché un consistente bacino di IP da sfruttare ad ogni livello e per ogni target. Wow. Smile Iger, smile.

Il valore dell’accordo: Disney ha acquistato molti asset di 21st Century Fox per circa 66 miliardi di dollari (che rappresentano la somma di quanto acquistato per le azioni, 52,4 miliardi, e il valore dei debiti di FOX che Disney si accollerà pari a 13,7 miliardi). Un valore enorme, pari 16,5 volte il valore dell’acquisizione di MARVEL o Lucasfilm (entrambe acquistate per 4 miliardi) e 9 volte il valore dell’acquisizione di Pixar (che fu comprata nel 2006 per 7,4 miliardi). Quindi è la più grande acquisizione di Disney della storia, e distanzia di molto le precedenti per valore. Disney ha dimostrato di saper valorizzare molto gli asset Pixar, MARVEL e Lucasfilm rinnovandone i miti e le IPs per le vecchie generazioni e soprattutto sviluppandoli e (ri)creandoli per le nuove. Se – come crediamo – saprà fare altrettanto con le molte property FOX possiamo dire fin da subito – prendendoci davvero pochi rischi di essere smentiti dai fatti – che l’investimento sarà stato enormemente profittevole.

Mega Dimensione: porta la major a rivaleggiare o quantomeno a trattare da pari con i colossi FANG (Facebook, Amazon, Netflix, Google), perché se è vero che questi hanno le piattaforme per interagire col pubblico è anche vero che i contenuti se li devono comprare… e forse è più facile creare una piattaforma di successo se si possiedono i contenuti. E ora Disney ne possiede davvero tanti per tutti i gusti, per tutti i target, anche per i millennials primi consumatori dei servizi SVOD. Ecco perché Disney “King of Content”.

Perché? Una parola: STREAMING. È la chiave del progetto. Se non lo avessero già annunciato lo avremmo sospettato. Un servizio proprietario Disney è in programma per il 2019. Inoltre con l’acquisizione di FOX Disney prende il controllo di HULU, che potrebbe magari far sbarcare anche in Europa. E le due piattaforme invece che concorrenti potrebbero coesistere producendo sinergie commerciali interessanti e inedite. Una piattaforma family-oriented l’altra con un target magari più adulto in cui ospitare dai Simpson a Wolverine ai contenuti più maturi.

Le produzioni televisive: Una lista della spesa vasta e articolata la cui integrazione col “mondo” Disney è un rompicapo da risolvere. Acquisendo 21st Century Fox, Disney ottiene infatti il controllo dei Simpson, la serie animata televisiva più di successo degli ultimi trent’anni. Fox produce anche This is Us, Modern Family, American Horror Story, Homeland, ma anche Buffy the Vampire Slayer o Futurama e possiede il canale FX, che passeranno quindi a Disney. Con l’accordo è passata a Disney anche Endemol Shine, società che produce format televisivi diffusi in tutto il mondo come Il Grande Fratello e Masterchef. In ambito di produzioni televisive c’è quindi qualcosa di facilmente e auspicabilmente “disneyzzabile”, qualcosa un po’ meno. Qualcosa che varrebbe la pena lasciare proprio com’è (i Simpson) potenziandone il valore per la generazione di riferimento – per esempio in termini di Licensing – grazie alla piattaforma commerciale leader quale quella di Disney. La grande produzione televisiva è di grande utilità per arricchire la library sia della piattaforma HULU (il cui controllo e stato acquisito con l’accordo) sia del prossimo servizio video in streaming in lancio per Disney stessa nel 2019.

Ultra-major: è al cinema che l’accordo si rivela davvero esplosivo. La library di FOX è un’enorme asset strategicamente rilevante per Disney. Sia per le immediate implicazioni sulla produzione di titoli per Hollywood – e conseguente impatto sull’intera filiera – sia per le ricadute in termini di minori costi per alimentare sia il proprio business televisivo che per i già citati servizi in streaming come HULU e “Disney SVOD 2019”. Ci siamo subito messi a fantasticare di quanto possano essere “Disneyzzabili” titoli quali L’Era Glaciale (animazione) o “Notte al Museo”…Ma non basta: nell’accordo ci sono property davvero interessanti per Disney come “Avatar” di cui è in pre-produzione una trilogia, ma a cui l’accordo con Disney darà ulteriore boost, “il Pianeta delle Scimmie” (che è già saga dotata di prequel, sequel etc), e ancora “Mamma ho perso l’arereo”, “Alvin & the Chipmunks”, “Dottor Doolitle”. Tutti film con un elevato potenziale multi-categoria (parchi, consumer products, publishing, show).

“Geek to Geek”

Forse non tutti sanno che i mutanti X-Men, Wolverine, Deadpool e i Fantastici Quattro, benché nati sui fumetti Marvel – di cui sono tuttora protagonisti – sono property i cui diritti furono ceduti anni fa (prima dell’acquisizione di Marvel da parte di Disney) da Marvel a Fox. Di questi eroi (più degli X-Men che dei Fantastic Four) sono stati prodotti molti bei film, apprezzati sia dalla critica che dal pubblico. Contratti blindatissimi – grazie ad una clausola di rinnovo automatico che garantiva la proprietà dei diritti se la major avesse prodotto un film almeno ogni tre anni. Un fastidio in casa Disney che dopo aver lanciato con successo il Marvel Cinematic Universe, si vedeva privata di molti dei suoi eroi principali come Spider-Man (in mano a SONY) e appunto mutanti e molti eroi cosmici. Dopo aver raggiunto un accordo con SONY poer il co-sfruttamento cinematografico di Spider-Man, per da un certo momento la MARVEL/Disney, pur di non “tirare la volata” alla concorrente FOX ha attenuato per non dire azzerato – nel caso di Fantastic Four (fino ad allora la più longeva serie) – la sua produzione a fumetti dedicata a questi eroi. Nessuna nuova storia, nessuna grande saga, poca promozione, e anche un po’ di critica negativa sui social hanno contribuito a smorzare la scintilla tra i fan che sono i primi ad affollare le sale in caso di uscita cinematografica. Ma ora CAMBIA TUTTO. Personaggi di grande spessore sono pronti ad ricongiungersi anche sugli schermi con Avengers, Iron Man, Captain America, Guardians of the Galaxy, Thor. Grandi storie – successi a fumetti – come ad esempio l’acclamata “Avengers Vs X-Men” potranno portare nuova linfa creativa ad un Universo Marvel cinematografico la cui fase 4 e 5 rischiava di essere sottotono rispetto alle precendenti. Volete saperne di più? Siamo pronti a guidarvi con news per “addetti a lavori”. Geek to Geek.

Cosa è forse sfuggito: Come parte del suo nuovo accordo con la Disney, Fox include la sua partecipazione del 73% in National Geographic Partners. Quindi rientrano nell’acquisizione anche gli interessi anche in termini di Licensing e i diritti della rivista National Geographic – che ha attualmente 40 edizioni e 6,5 milioni di abbonati in totale, e una copertura totale di oltre 30 milioni di adulti in tutto il mondo. Pensiamo all’integrazione nei servizi di streaming Disney di produzioni spettacolari come MARS. O immaginiamo per un momento cosa voglia dire National Goegraphic Channel, magazine etc nelle mani del leader mondiale dei parchi di attrazione per famiglie. Se solo Jurassic Park non fosse una property Universal….

La TV in Europa: trascuriamo quelle parti dell’accordo che avranno un impatto solo locale (come le televisioni che trasmettono i match dei NY Yankees o dei Brooklyn Nets) e concentriamoci sull’acquisizione di SKY in UK, Germania e Italia e altri paesi. Disney incorpora Sky che porta in dote 23 milioni di clienti. Un business, quello della TV via satellite, che è ormai maturo ma che offre una base utenti davvero molto ampia per promuovere servizi e garantire ancora interessanti profitti soprattutto ora che un catalogo di produzioni così forte e integrato potrà permettere importanti razionalizzazioni in termini di costi. Quale destino per le produzioni locali? Se saranno coerenti con il sistema Disney (esportabili su altre piattaforme SVOD, esportabili in altri mercati, per la famiglia, etc) avranno vita più facile. Progetti di nicchia saranno sottoposti a maggiore selezione? E quale sarà il destino di canali all-news come SkyTG24? Probabilmente nulla cambierà, almeno nel medio periodo, coerentemente con la tradizione Disney d’oltreoceano di una presenza storica nelle news con il canale ABC. Certamente Disney – in Italia almeno – acquisisce anche una rete commerciale e un’opportunità di ulteriore visibilità (premium) per i propri contenuti e i propri canali famliy & kids.

Organizzazione e integrazione: saranno la chiave per tradurre l’enorme acquisizione in valore. È necessario, vitale, operare in forma chiara e univoca. Dare una voce Disney a quello che può essere direttamente ricondotto sotto il cappello Disney (per esempio MARVEL, l’animazione, AVATAR?) e integrare con coerenza quello che Disney non può essere da subito (Simpson? News?). Pensiamo che per esempio Disney non molti anni fa abbia ri-venduto Power Rangers a Saban perché property troppo maschile e non aveva idea di come sfruttarla… ora se la ritrova nel pacchetto Fox, ma nel frattempo ha fatto una certa esperienza di successi per ragazzi con Marvel e StarWars. Ora – ampliandosi – potrebbe quindi riorganizzarsi ulteriormente per franchise/target.