McDonald’s e il Minion scurrile

31 luglio 2015 Blog

Minions McDonald's
I Minions saranno la property dell’anno. Lo sappiamo. Sono già un successo in tutti i paesi in cui il film è già in programmazione. È naturale che McDonald’s li abbia scelti come tema per i gadget dell’Happy Meal, il proprio menù per bambini.

La promozione è già in tutti i ristoranti degli U.S.A., in alcuni paesi in estremo oriente e presto arriverà in Europa, progressivamente in tutti i paesi, in contemporanea con l’uscita cinematografica.

Ebbene McDonald’s ha inserito dei giocattoli parlanti con le fattezze dei piccoli protagonisti del film come sorpresa omaggio negli Happy Meal. Ma qualcosa sembra essere andato storto, facendo infuriare non poche persone.
Sembra infatti che un certo modello, il Minion cavernicolo, pronunci una frase scurrile, in questo caso “What the f**k“, ed essendo un prodotto indirizzato a dei bambini, questo fatto ha suscitato perplessità in molti genitori e adulti d’oltreoceano che si sono lamentati con la catena di fast food responsabile della produzione e distribuzione del giocattolo.

Un portavoce di McDonald’s, tramite l’Hollywood Reporter, si è giustificato dicendo semplicemente che i piccoli omini gialli parlano “minionese”: una combinazione casuale di tante parole dette in svariate lingue (tra cui l’inglese, lo spagnolo e perfino l’italiano), spesso anche senza senso – da McDonald’s dichiarano che – “il giocattolo non si esprime in maniera scurrile. La somiglianza con parole e frasi in lingua inglese è puramente casuale”. La società ha dichiarato di non voler ritirare il giocattolo dal commercio.
Diciamo, giustamente. Conosciamo fin troppo bene gli attori coinvolti nella gestione e commercializzazione di questo franchise planetario per ritenere vera questa notizia. È anche divertente pensare con quanta serietà e convinzione è stata prodotta tutta questa publicity per McDonald’s e per i Minions perché, immaginate un po’… il Minion Cavernicolo ora è introvabile. È andato a ruba.

 

Questo post riprende il testo di un mio articolo che compare sulla rivista ADV strategie di comunicazione, pubblicata da TVN Mediagroup, in distribuzione in questo mese.